Laboratorio teatrale
L’IIS “Cremona” ha elaborato una complessa pratica teatrale, che ha rivelato sin dalle origini un’efficace funzione aggregante e formativa.
L’attività teatrale è articolata in diversi laboratori (drammaturgico, scenografico, musicale) che confluiscono nelle lunghe prove e poi nelle rappresentazioni, impegnando gli studenti e gli insegnanti per tutto l’anno scolastico nelle ore pomeridiane e serali.
Il principio che guida la nostra attività è il seguente: un laboratorio teatrale all’interno di una scuola non è un’accademia d’arte drammatica, ma uno spazio simbolico in cui si tesse un dialogo tra le generazioni e le culture. Ed è un luogo nevralgico perché agito da adolescenti che ritrovano nel processo, lungo e faticoso, che porta alla costruzione di una compiuta forma teatrale, una metafora esplicita della loro condizione esistenziale, tutta in divenire, sempre esposta all’errore.
Il laboratorio inoltre offre loro la possibilità di compiere questo percorso di conoscenza all’interno di una piccola comunità, un modello di società in cui potersi riconoscere come soggetti politici, autonomi e responsabili.
Il laboratorio teatrale non è alternativo alla scuola, è scuola.
Nei suoi trentatré anni di attività più di 1000 studenti e 22 docenti hanno partecipato attivamente al progetto.
Al Laboratorio Teatrale dell’I.I.S. Luigi Cremona, diretto da Maurizio Maravigna, collaborano i seguenti insegnanti: Silvia Dell’Aringa, Luisa Romanello e, da esterna, Patrizia Barbaccia. Il training è guidato da Alessandro Avanzi, il laboratorio musicale da Paola Franzini. Manuela Colomberotto e Danilo Danusso dirigono il laboratorio scenografico con l’assistenza di Domenico Diaco. La professoressa Susanna De Bernardi cura le locandine e i libretti.
In passato hanno collaborato al laboratorio teatrale: Luciano Andreotti, Camilla Antonelli, Gabriella Baldanchini, Patrizia Bartolini, Paola Bonichi, Maria Luisa Caillaud, Giovanna Cantore, Patrizia Caracciolo, Gabriella Carlon, Caterina Cianflone, Marco Costa, Teresa Monari, Silvio Panzini, Anna Piccoli (che ha patrocinato la nascita del progetto e dotato il laboratorio di tutti gli strumenti tecnici necessari), Paolo Repossi, Carmine Savoia, Tiziana Spairani e Maria Villa.
E gli esterni: Filippo Avalle, Claudio Birattari, Giuseppe Calabrò, Benny Dalai (che ha fondato il laboratorio scenografico, costruendo nel lontano 1993 quinte, tavoli, macchine barocche dei rumori che ancora oggi adoperiamo), Ivo Gabbianelli, Jonathan Guaitamacchi, Simone Krasnoski, Luigi Mazzari, Valeria Papa, Gianluca Stetur, Susetta Tescari, Gianna Valenti.
Gli spettacoli prodotti nel corso di questi anni hanno ottenuto importanti riconoscimenti istituzionali. Il gruppo teatrale ha anche partecipato nel 2009 a uno scambio culturale con l’Australia, proposto dall’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica.
Il l 7 dicembre del 2013 il laboratorio è stato insignito della Civica Benemerenza dell’Ambrogino con la seguente motivazione: “Il teatro nella scuola: un luogo orientato al dialogo tra le generazioni, alla trasmissione dei saperi e alla ricerca di vecchie e nuove possibilità comunicative. Dal 1992 il laboratorio ha coinvolto circa cinquecento studenti e realizzato progetti ambiziosi: dal Faust di Goethe all’Oresteia di Eschilo, dalle Città invisibili di Calvino a Settimo: ruba un po’ meno di Fo; dall’Interpretazione dei sogni di Freud a Misura per misura di Shakespeare. Gli spettacoli sono stati rappresentati in molte città italiane e la produzione di Pinocchio del 2009 è stata portata perfino a Melbourne, in Australia”.
Nel Video ufficiale della cerimonia la premiazione si trova a partire dal minuto 33:10 fino a 35:05.
La storia del laboratorio teatrale
Il laboratorio teatrale dell’I.I.S. “Luigi Cremona di Milano quest’anno ha compiuto 33 anni.
Fondato dal preside Giancarlo Monticelli nel 1992, a partire dal secondo anno è stato diretto da Maurizio Maravigna. Il primo spettacolo È finito il Ramadan è nato da una drammaturgia collettiva, che è stata la pratica dominante nel primo decennio. Con La sagra del Signore della Nave di Luigi Pirandello, che ha coinvolto nove scuole milanesi ed ha partecipato al Convegno di Studi Pirandelliani di Agrigento, è iniziata l’esplorazione della drammaturgia d’autore.
Tra le stelle non mi smarrirò (1997) sulla poesia di Andrea Zanzotto e Nihil dall’opera di Giacomo Leopardi (1998, per celebrare il bicentenario della nascita del poeta) sono stati due esperimenti di teatro-poesia. Il decennale (2002) è stato festeggiato con una rappresentazione itinerante del Faust-percorsi di Wolfgang Goethe, cui è seguita un’impegnativa rappresentazione dell’Oresteia di Eschilo (2003). Con il sostegno del preside Giorgio Bagnobianchi sono stati realizzati importanti spettacoli. Si ricordano Le città invisibili di Italo Calvino (2006) e Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (2009). Con il Wilhelm Meister di Wolfgang Goethe (2010) si è inaugurata la Trilogia dell’identità, proseguita con il Peer Gynt (2011) di Henrik Ibsen e completata con L’interpretazione dei sogni di Sigmund Freud (2012), in assoluto la prima riduzione teatrale del celebre saggio. Con questo spettacolo itinerante abbiamo festeggiato il ventennale dell’attività del laboratorio. Nel 2014 Il primo Amleto di William Shakespeare (cioè il primo in quarto della tragedia, pubblicato nel 1603 e di rarissima rappresentazione).
Il 7 dicembre 2013 il Laboratorio è stato insignito dell’Attestato dell’Ambrogino d’oro della città di Milano.
Nell’anno scolastico 2016-2017 il laboratorio teatrale ha festeggiato il venticinquesimo della sua attività con una rappresentazione itinerante dell’Ulysses di James Joyce.
Quando nel 2020 la pandemia di Covid-19 ha reso impossibile le prove dello spettacolo di cui avevamo già tracciato la drammaturgia, una riduzione del Don Chisciotte di Cervantes, (che sarà realizzato nell’anno scolastico 2023-2024), ci siamo chiesti come potevamo continuare la nostra attività, sia pure da remoto. E abbiamo cominciato a lavorare alla Storia della colonna infame di Alessandro Manzoni. È nato così un video di parola, che è possibile vedere su You tube, frutto di numerosi collegamenti in orario extrascolastico, in cui sono state montate le riprese che ogni studente con un cellulare, una telecamera o una macchina fotografica ha fatto nella solitudine della sua camera. Con Misura per misura di William Shakespeare, messo in scena nel 2013, la Storia della Colonna infame compone, sia pure a distanza, un dittico ideale intitolato: Sorvegliare e punire. Nel 2021 l’emergenza sanitaria non era ancora passata ed era impossibile provare nell’edificio scolastico: ci siamo spostati così nel cortile della scuola e abbiamo costruito uno spettacolo sui frammenti delle tragedie perdute di Eschilo, Sofocle ed Euripide, Fragmenta appunto, in cui abbiamo tentato di ricomporre un discorso sulle origini del teatro. Dopo aver incontrato Strindberg (Il sogno), Brecht (Il cerchio di gesso del Caucaso) e Cervantes, quest’anno abbiamo concluso il nostro dialogo con i Greci rappresentando l’Iliade di Omero.
Il laboratorio ha portato i suoi spettacoli in varie città italiane: Alghero, Agrigento, Bologna e Chivasso e nel 2009 ha rappresentato Le avventure di Pinocchio a Melbourne, in Australia.